La mosca dell'olivo, il terrore di nostri uliveti!

  La mosca dell’olivo o mosca olearia è il parassita più pericoloso per gli uliveti italiani, specialmente del centro-meridione.

 È bene monitorarne costantemente la presenza e tenersi pronti a intervenire tempestivamente con prodotti consentiti in agricoltura biologica, perché potrebbe causare gravi danni alla produzione olearia, sia in termini di qualità che di quantità.

🔍 Come riconoscerla  è lunga circa 5 mm, presenta un colore bruno dorato, con una testa rossiccia ed occhi sporgenti verde metallico.
La mosca olearia compie diverse generazioni l’anno, con un ciclo di sviluppo che varia a seconda di numerosi fattori ambientali (vento, temperatura, altitudine, ecc.).
Generalmente, le femmine depongono le uova tra Giugno e Luglio. Ogni femmina può deporre fino a 250 uova, uno per oliva. L’uovo si schiude dopo pochi giorni e la larva inizia a nutrirsi della polpa dei frutti.
Dopo circa due settimane l’insetto, diventato adulto, prende il volo.

🛡 Come combatterle  un metodo efficace e biologico per contrastare i danni delle mosche olearie sono le trappole adesive. (https://bit.ly/3llKjCn)
Le trappole cromatiche sono formate da una placca colorata di verde, ricoperta di vischio colloso. Attirate dal colore le mosche restano attaccate alla colla e vengono così eliminate.
Le trappole adesive, pronte all'uso e facili da utilizzare, consentono di perseguire una lotta biologica, nel pieno rispetto della natura.

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